Campagna social #progettoINV su politica e disabilità

Campagna social #progettoINV su politica e disabilità

Residenzialità, lavoro e tutele per un empowerment delle persone con disabilità. Sono questi i punti centrali delle cinque interviste che l’Associazione Italiana Persone Down ha realizzato a quattro parlamentari e un sottosegretario: Franca Biondelli, sottosegretario ministero Lavoro e Politiche sociali, Maria Cecilia Guerra, senatrice del Partito Democratico, già sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il governo Monti, Eugenia Roccella, deputata del Nuovo centro destra, vicepresidente della commissione Affari sociali, Giulia Di Vita, deputata del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Affari sociali e Antonio Palmieri deputato di Forza Italia della commissione Cultura, scienze e istruzione. Sono sette le raccomandazioni che l’AIPD pone al mondo politico per sollecitare una riflessione sulle responsabilità politiche legislative e promuovere (e non ostacolare) l’emancipazione delle persone con disabilità intellettive. La prima raccomandazione è quella di adottare una pratica educativa e assistenziale individualizzata e centrata sulla persona; la seconda è quella di “convertire“ la tutela giuridica in sostegno attivo al processo decisionale della persona con disabilità; la terza raccomandazione è quella di garantire la libertà di movimento, di decisione sul luogo dove vivere e lavorare della persona con disabilità; la quarta è incoraggiare la partecipazione delle persone con disabilità intellettiva nelle decisioni politiche senza restringere il loro diritto di voto; la quinta è riconoscere il loro il diritto di avere un proprio partner e una famiglia; la sesta è garantire un ambiente mentalmente accessibile, a cominciare dagli uffici pubblici e dai servizi di base e applicando tale principio anche nei servizi alla persona, la settima è aprire uno spazio per la partecipazione della persone con disabilità intellettiva in situazione di gravità nella vita “normale”. Le raccomandazioni sono il frutto del progetto europeo INV, “L’essenziale è invisibile agli occhi“. Il progetto, conclusosi a gennaio 2015 ha elaborato un nuovo modello pedagogico che propone un nuovo atteggiamento da parte degli operatori che lavorano con le persone con disabilità intellettiva, in situazione di gravità. I risultati più che positivi della sperimentazione hanno dimostrato la validità del modello che promuove una relazione adulta su base di parità tra la persona che assiste e quella assistita e presuppone la responsabilizzazione (empowerment) della persona con disabilità intellettiva. Tale responsabilizzazione come anche la promozione di una vita indipendente e autonoma da parte delle persone con disabilità intellettiva non costituiscono solo un modello per gli operatori e coloro che in generale gestiscono I servizi sociali e assistenziali ma, allo stesso tempo, rappresentano un messaggio per chi ha responsabilità politiche e legislative, di non ostacolare l’emancipazione delle persone con disabilità intellettiva.

Le interviste
3 aprile, online l’intervista a Antonio Palmieri

2 aprile, online l’intervista a Eugenia Roccella

1 aprile, online l’intervista a Giulia Di Vita

31 marzo online l’intervista a Maria Cecilia Guerra

Da lunedì 30 marzo 2015 online l’intervista a Franca Biondelli