Scheda n.583.

I nuovi esami di maturità 2019: prime indicazioni pratiche (CM 3050/18)

  • Valutazione ed Esami

Il MIUR con la C.M. n° 3050 del 04/10/2018 ha diramato le prime indicazioni operative per gli esami di maturità di questo nuovo anno scolastico. Da quest'anno infatti entreranno in vigore i nuovi esami previsti dal D.lgs n° 62/17.

Il nuovo Governo però ha apportato delle modifiche a quanto previsto inizialmente dal D.Lgs. e le novità aggiornate sugli esami di maturità sono quindi contenute in questa circolare e riassunte in un comunicato stampa del MIUR del 4/10/2018 che si riporta:

COMUNICATO STAMPA

Scuola, la nuova #Maturità nella circolare rivolta a scuole e studenti

Bussetti: “Accompagneremo insegnanti e ragazzi in questi mesi di avvicinamento all’Esame”

 

Due prove scritte invece di tre, più l’orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte.

Sono alcune delle novità dell’Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di II grado, che entrano in vigore da quest’anno scolastico, illustrate nella circolare che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato oggi alle scuole, per dare un quadro chiaro a docenti e studenti.

Con la circolare sono stati inviati alle scuole anche altri due importanti allegati operativi: Il Documento di lavoro elaborato da una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni per la preparazione delle tracce della prima prova scritta, italiano, e le Indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte.

Le indicazioni per la prima prova, in particolare, sono pensate per chi dovrà costruire le tracce nazionali, ma anche per il lavoro che dovranno svolgere in classe i docenti alla luce di alcune novità che vengono introdotte da quest’anno.

“Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame - sottolinea il Ministro Marco Bussetti, che ha lanciato la circolare con un video sul suo profilo Facebook -. Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie. Quando un Esame cambia, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.

I requisiti di accesso all’Esame:
Quest’anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale INVALSI, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, come previsto dal decreto cosiddetto Milleproroghe (DL n° 91/18 convertito con modificazioni dalla l. n° 108/18, n.d.r.), recentemente approvato in Parlamento. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.

Il credito scolastico:
Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi. Ma da quest’anno si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Per chi fa l’Esame quest’anno ci sarà un’apposita comunicazione, entro gli scrutini intermedi, sul credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito in base alle nuove tabelle.

Le prove d’Esame e il punteggio finale:
Le prove scritte passano da tre a due. La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Le tre tipologie di prova (invece delle quattro attuali) saranno: tipologia A (due tracce) - analisi del testo, tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.  Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno come accadeva fino ad ora. Questo per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi.

L’analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B) proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione  seguita da una riflessione dello studente. La tipologia C, il ‘vero e proprio’ tema, proporrà problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze di studentesse e studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione.

La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Con la circolare inviata oggi si forniscono alle scuole le prime indicazioni sulla seconda prova, con una novità: saranno previste, secondo la nuova normativa vigente, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Le griglie ci saranno anche per la correzione della prova di italiano.

Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti. La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.

gennaio saranno comunicate agli studenti le materie della seconda prova.

febbraio, con largo anticipo rispetto al passato, sarà pubblicata l’ordinanza relativa agli esami di Stato.

Video

Circolare prot. n. 3050 del 4 ottobre 2018

Slide Maturità 2019

Indicazioni metodologiche e operative

Documento di lavoro per la preparazione delle tracce della prima prova scritta


OSSERVAZIONI

Invero il Comunicato riporta sia le novità introdotte con l'art. 20 del D.lgs n° 62/17, che le novità che il nuovo Ministro intende introdurre.

Così il fatto che possa essere ammesso agli esami solo l'alunno che abbia almeno frequentato i trequarti delle lezioni, che abbia sei in tutte le materie, abbia non meno di sei nella condotta sono già contenute nell'articolo 20 citato.

Il fatto che sia dato più importanza nella valutazione al percorso scolastico con l'attribuzione di un massimo di 40 punti e minor peso agli esami, con venti punti a ciascuna delle due prove scritte ed all'orale, nonchè l'eliminazione della terza prova scritta, sono tutte novità presenti nel decreto citato.

Le novità che il nuovo Ministro vuole introdurre e che dovrà approvare con un decreto integrativo dell'attuale n° 62/17 è la sospensione per il corrente anno scolastico del requisito di ammissione costituito dallo svolgimento della prova INVALSI e da quello relativo all'effettuazione dell'alternanza scuola-lavoro.

Altra novità che introdurrà il Ministro è la predisposizione di griglie di valutazione nazionali per le due prove scritte.

Queste novità che il Ministro intende introdurre possono avere una valutazione differente con riferimento a ciascuna.

Ad esempio le griglie nazionali di valutazione dovrebbero garantire una maggiore omogeneità nella valutazione da parte di tutte le commissioni.

La sospensione per il corrente a.s. del valore preclusivo delle prove INVALSI, forse è effetto delle numerose critiche sollevate circa il valore valutativo delle stesse e delle perplessità di molti docenti sulla loro importanza, che comunque non sarebbe stata preclusiva degli esami anche se con esito negativo. Sino ad oggi in tutti i Paesi dell'OCSE si praticano tali prove standard e consentono, sia pur con mezzi grossolani, la possibilità di confrontare i nostri livelli apprenditivi raggiunti con quelli di studenti di altri Paesi.

La sospensione dell'alternanza scuola-lavoro come presupposto per l'ammissione agli esami, lascia perplessi, specie se accompagnata alla proposta di ridurrre ulteriormente il numero di 200 ore nell'ultimo triennio di scuola superiore per i licei ed aumentarle negli istituti professionali e tecnici dove sono attualmente previste nel doppio, cioè 400.

Questa ulteriore divaricazione sembrerebbe allontanare ulteriormente i licei dagli altri ordini di scuole, sembrando un ritorno al passato con una maggiore differenziazione di classe sociale tra gli alunni. Occorre certamente eliminare gli abusi che sono stati denunciati, come l'alternanza utilizzata da alcune imprese come lavoro gratuito; però un'esperienza lavorativa per tutti gli alunni, ovviamente coerente col tipo di studi effettuati, sembrava un miglioramento della scuola. In particolare per gli alunni con disabilità l'alternanza anche nei Licei avrebbe finalmente aperto le porte degli stessi a tali alunni, che normalmente vengono invitati a non iscriversi in essi per l'astrattezza dei loro studfi.

Quanto alle novità introdotte dal decreto n° 62/17 , l'abolizione della terza prova era stata già accolta positivamente .

Quanto alla necessità del sei in tutte le discipline, non è neppure essa una novità , dal momento che da sempre i voti che propongono i singoli docenti all'ammissione debbono essere approvati o meno dal Consiglio di classe, il quale può, per voto di consiglio, portare a sei voti inferiori, se lo ritiene utile per l'alunno.

Si rimane in attesa di conoscere la normativa definitiva che verrà emanata entro Febbraio.


Vedi la scheda normativa n° 555. La valutazione degli alunni nel Decreto Legislativo n° 62/17


Pubblicato il 5/10/2018
Aggiornato il 5/10/2018

Salvatore Nocera
Osservatorio AIPD sull’inclusione scolastica
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